Giochiamo al mio gioco preferito? Sì, il let’s pretend! Divertiti anche tu a fare finta che sia Motivational Monday, che Firenze RiVista sia appena finito (again and again and again) e soprattutto che sia “ottobre col suo cappotto nero e piove”. Facciamo finta poi che l’elenco puntato non sia un subdolo espediente che mi consente di inondarvi di informazioni vitali con molta nonchalance, ma un precisa scelta di storytelling.
- Non ho ancora fatto il punto di fine anno. Capite che per la mia sanità mentale questa cosa è GRAVISSIMA? Non ho messo via la scatola dell’anno scolastico 2018/2019, perché in realtà non è ancora finito. E quindi io vi chiedo, posso spostare il mio calendario avanti di due mesi? Posso fare che l’inizio dell’anno 2019/2020 sia novembre? Sono molto, molto turbata.
- Lo sconvolgimento climatico mi sta devastando. Vorrei solo poter mandare un messaggino a Greta e dirle amica, aiutami tu. Consolami. Dimmi che va tutto bene. Perché io non ce la fo.
- Il momento storico mi impone di dover ostentare adulthood come se non ci fosse un domani: adesso il mondo pensa che io sia in grado di gestire situazioni d’emergenza, alte cariche dello Stato (…), discorsi in pubblico, eventi sociali, informazioni vitali, quando vorrei soltanto scappare in un angolo e mettermi a piangere – che poi in realtà è quello che faccio davvero, MA QUESTI SONO DETTAGLI TRASCURABILI, OK?
- Il super poter di auto mandarsi affanculo è una delle skills migliori di sempre.
- Pensavo che sarebbe stato l’anno della B, e invece è stato quello della C: Consapevolezza, Cambiamento, Contatto, Culo. E adesso, appena finisco la stagione del dolore, torneranno le valanghe di Cazzi miei.
- Voi lo sapete che il mio unico desiderio in questo momento è andare in letargo, nevvero? Che appena finisco gli impegni pubblici io mi chiudo in casa a leggere e scrivere e non ne esco fino al disgelo (che a ‘sto punto mi aspetto giunga a giugno)?
- Sto abbandonando Facebook perché inside of me ho 16 anni, e i sedicenni di oggi Facebook non sanno manco cosa sia.
- Ma sono anche un’anziana incallita e più che altro mi pesa il pollice opponibile: alle cose ci arrivo sempre un po’ dopo, ma quando ci arrivo la meraviglia che mi creano proprio scansateve (dalla luce af) (magari se lo leggessi, eh B.?)
- La verità è che non leggo un libro intero da luglio. Mi sento vicinissima a Elena, che sta raccontando questo disagio nelle sue stories. #andràmeglio, come insegna la Regina della Papuasia, but still quando non leggo a me manca il respiro.
- Mi sono resa conto che ho fatto ottanta traslochi in tre mesi. Forse ho solo bisogno di stare un attimo fermina. Che viaggiare mi garba abbestia, il nomadismo spinto anche, ma never forget che sono pure una bestiola stanziale che ha trovato il suo meraviglioso centro a Happy Home, ed è lì che voglio stare.
- A proposito di Happy Home, anche se ora è un po’ nel disagio, rimane pur sempre uno dei place to be della vita e quindi mi aspetto di essere INVASA. Perché mi sono rotta di stare da sola, e finché #notmygatto non si trasforma in un principe in carne ed ossa mi dovete venire a fare compagnia – non sempre, con calma, but still. Che io da voi ci vengo sempre, mo’ alzate un po’ quel culo e giungete sull’Eremo, oh! Che vi faccio le torte! I biscotti! I risotti! Accarezziamo i gatti! Guardiamo la Conca dall’alto con arroganza! STIAMO ZITTI!!!
Ciao a presto tante care cose
B.