Le nuove classifiche di qualità – o di come motivarsi pensando all’editoria

Il Motivational Monday di oggi è un featuring con il post del venerdì, quello sul Magico Mondo dell’Editoria. Perché ragazzi, chi può ispirare più motivazione della più grande industria morente italiana?, che nonostante tutto è lì, c’è, ci crede, gli editori che sono imprenditori investono soldi, e poi ci sono addirittura dei pazzi che la finanziano acquistando i loro prodotti (i libri! i libri!), ci sono operatori editoriali che organizzano cose, ci sono persone che aspirano a lavorarci (tipo la sottoscritta), ci sono ancora i critici letterari, ma c’è anche tutto un nuovo mondo di profili instagram stupendi dedicati ai libri, per non parlare del lavoro di librai e bibliotecari.

Insomma, se vi sentite scoraggiati, pensate a tutto l’universo che ruota intorno al libro e rinfrancate i vostri animi, perché sicuramente loro stanno peggio di voi ma ci credono abbestia, quasi quanto i testimoni di geova (loro non li batte nessuno).

Forse è proprio per questo motivo che sono così legata a questo mondo, ora che ci penso: io e l’editoria abbiamo la stessa indole, entusiasmo a manetta ma contesto disagiato, il non rinunciare a crederci ma scenari che dovrebbero scoraggiarti in tre due uno, unicorni e arcobaleni e schifo rivoltante. Però con tutte le contraddizioni e realtà distorte e le cose che non capirò mai, ne sono sempre innamorata – e si va a finire sempre lì, l’amore ti frega sempre. Anche perché negli ultimi cinque anni ho conosciuto persone pazzesche; una di queste è Vanni Santoni, scrittore, editor, docente di scrittura e soprattutto, appunto, uno che ci crede abbestia, sempre con una nuova idea in testa e fatti di qualità a coronamento delle idee.

Ecco, per farvi capire: il buon Vanni ha smosso ben sessantasei critici e gli ha fatto quattro domande sullo stato della critica e del romanzo in Italia. Il tutto è stato promosso e pubblicato dalla rivista L’Indiscreto: è un lavoro immenso, necessario, che ha avuto parecchio riscontro, e che ha motivato Vanni Santoni a continuare dritto e a rilanciare, sempre con il patrocinio dell’Indiscreto, le cosiddette “Classifiche di qualità”, dove un gruppo di “grandi lettori” voterà i libri italiani del periodo ritenuti migliori, in contrasto con le classifiche ufficiali di vendita. Ma ecco il comunicato stampa ufficiale:

La rivista culturale L’Indiscreto rilancia le “classifiche di qualità” con duecento giurati dal mondo letterario e editoriale.

Le classifiche di vendita dei libri parlano sempre meno di letteratura, perché sono condizionate dalla massiccia presenza di prodotti editoriali costruiti per cavalcare l’interesse del momento.
Per questo motivo, dal 2009 al 2013 il festival Pordenonelegge e il premio Dedalus avevano istituito le “Classifiche di qualità”, dove un nutrito gruppo di “grandi lettori” votava periodicamente quelli che a suo avviso erano i migliori libri usciti in quel lasso di tempo.
La rivista culturale L’Indiscreto, edita dalla Casa d’Aste Pananti, ha oggi deciso (col placet dei fondatori della prima versione) di rilanciare sotto il proprio patrocinio una nuova edizione delle “Classifiche di qualità”.
A partire dai critici interpellati in una grande inchiesta sullo stato della critica letteraria ad opera dello scrittore Vanni Santoni, l’autore e la redazione si sono operati per ricreare un gruppo di “grandi lettori”, che, oltre ai succitati critici e alle scrittrici e agli scrittori italiani che si sono offerti di partecipare, si estende anche a riviste letterarie, librerie indipendenti, giornalisti culturali, editor e altri operatori del settore, per un totale di 200 giurati. Un numero destinato ad ampliarsi con le nuove edizioni, in modo da garantire una classifica sempre più affidabile.
La nuova Classifica di qualità dell’Indiscreto sarà stilata tre volte l’anno, a metà dei mesi di febbraio, maggio e ottobre, secondo intervalli proporzionati agli archi della produzione editoriale, e interpellerà i votanti in merito ai migliori libri italiani di prosa, poesia e saggistica del periodo immediatamente precedente.
I giurati si esprimeranno con tre voti per ogni categoria; a ogni primo posto saranno assegnati nove punti, cinque al secondo e tre al terzo. Conclusa la votazione, la redazione calcolerà i risultati per poi pubblicare i risultati su L’Indiscreto.
A fine anno si aggiungerà un voto extra sui migliori libri in traduzione.
Scopo di queste classifiche è fornire ai lettori un utile indicatore sui titoli più meritevoli secondo gli addetti ai lavori, di cui è stato scelto un campione capace coprire una grande varietà di interessi e competenze, in numero sufficiente da diluire nella statistica i danni di eventuali partigianerie.
L’industria editoriale ha risposto alla crisi continuando nell’errore di una produzione eccessiva e accelerata, che rischia di far scomparire in breve tempo titoli più che degni di rimanere negli scaffali. Quel che ci proponiamo con queste classifiche, è di ostacolare questa tendenza e riportare l’attenzione sui libri di qualità, che non di rado rischiano di essere travolti in questa escalation.
E visto che sono in giuria (che cosa bella, che felicità), come hanno fatto già altri giurati voglio fare la mia dichiarazione sui criteri di voto che seguirò – che altro non sono che il mio approccio consolidato alla lettura degli ultimi anni:
  • Privilegio dell’editoria indipendente
  • Focus su romanzi/racconti: sulla poesia contemporanea non sono ferrata, sulla saggistica solo se c’è qualcosa che avrei letto comunque.
  • Privilegio su quello che a mio parere vorrei che leggesse una persona a cui voglio bene. Che è esattamente quello che faccio con i libri di cui parlo qui.

Dai che ce la facciamo tutti. Dai che le cosebelle resistono.

B.

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