* Disclaimer * : mentre la mia mente partoriva questo post ha generato anche delle sotto-disquisizioni a proposito del genere. Tutto il ragionamento che segue è infatti concepito in generale nella vita, non è rivolto solo alle ragazze o solo ai ragazzi. Come abitudine personale quando uso il genere maschile lo faccio seguendo la norma grammaticale che vi include anche quello femminile. Non mi sono mai garbati gli asterischi in fondo alle parole, abbiate pietà. Quindi seguo la lingua italiana, anche quando è effettivamente stronza. #scusatemavelodovevodire
Il Motivational Monday odierno (il primo di febbraio, urrà, siamo a febbraio) tratta un tema a me molto caro. Ci sono tantissime cose che non sono in grado di fare, ma quelle poche che invece so fare ritengo valga la pena condividerle: si danno sempre per scontate cose che invece non dovrebbero esserlo, perché lo sono per te ma chiaramente non per gli altri; ancora, la caratteristica che più adoro nel genere umano è la mutevolezza, la spinta al cambiamento, l’opportunità del nuovo, sempre, per fortuna.
Tutto questo per dire che parlando con le genti mi sono stupita di quanto non sia scontato per tutti fare le cose da soli, una roba che per me invece, a un certo punto della vita (molto precocemente credo) è diventata del tutto naturale. Perciò vorrei fare un piccolo e agile elenco sull’argomento.
- Fare le cose insieme è bellissimo, ed è bellissimo, in modo diverso, fare le cose da soli: non è una gara né una lotta, e si può convivere con entrambe le modalità. E lo dice una che è una bestiolina sociale e adora essere circondata da amici o amori o sconosciuti (sì lo sapete che parlo anche coi muri), ma che gode altrettanto quando è completamente sola con se stessa.
- Nessun discorso che non avete voglia di sentire, nessun compromesso su orari, spostamenti o decisioni logistiche varie, nessuna ansia o aspettativa se siete stati voi a proporre la cosa, nessun malumore, e se qualcosa va male ve la prendete solo con voi stessi.
- La meraviglia di scoprire nuove parti di voi. La soddisfazione di non esservi lasciati scappare qualcosa cui tenevate perché non vi ci veniva nessuno. Perdersi ed entusiasmarsi e continuare a cercare.
- Non bisogna obbligarsi a fare le cose da soli, ma se non si è mai provato a farle magari vale la pena: ultimamente sto scoprendo delle cose di me stessa sulle quali non avrei puntato un soldo bucato, e di cui chi mi conosce si sta stupendo assai; perciò è sempre bello darsi una possibilità e provare, sempre per la grande regola che almeno se si capisce di detestare qualcosa vi si può inveire contro con cognizione di causa.
- Se si pensa di non essere fatti per fare le cose da soli ma si è comunque incuriositi, si può iniziare dalle situazioni in cui, grazie alla modernità, a nessuno fregherà cazzi se non siete in compagnia: il cinema è un ottimo punto di partenza. E poi via via non potrete più farne a meno, ed è un attimo che mi andrete a Parigi, a vedere Dirty Dancing a Londra, in un ristorante fighetto a Roma, a vedere Keith Haring a Milano, al concerto di Mika di Pistoia, alle presentazioni di libri a Firenze.
- Non bisogna essere per forza single per fare le cose da soli. Non è un ripiego e soprattutto non è una sconfitta. È una scelta, una caratteristica che ti appartiene e a cui non devi rinunciare se sei fidanzato, se ti fa stare bene, perché poi è merda.
- Mangiare da soli non è reato. Da nessuna parte. Non è da sfigati e se vi fanno sentire tali gli sfigati sono evidentemente loro.
- Prendete il mondo e andate <3.
B.